Miele Agostini
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L'alveare

L'arnia è una società estremamente complessa regolata dalle ferree regole create dalla natura. La popolazione dell'alveare si espande nel periodo della raccolta per contrarsi al limite della sopravvivenza nel periodo invernale. L'attività è svolta dalle api femmine, specializzate in funzioni specifiche; soldati, raccoglitrici, nutrici, ecc. 


La regina feconda assicura la continuità della specie mediante una costante deposizione di uova.

La conoscenza della vita dell'ape e la capacità di riconoscerne l'andamento e la condizione consente all'apicoltore di creare le situazioni ideali per la raccolta. Suo è il compito di conoscere i luoghi ed i tempi della fioritura e la meteorologia; se tutte le condizioni si verificano le api saranno in grado di raccogliere il nettare dai fiori e poi produrre miele. L'apicoltore è dunque un 'collaboratore' dell'arnia, non ha nessun ruolo nella 'produzione'; il miele viene fatto dall'ape.


Mediante il nomadismo, sorta di moderna transumanza, l'apicoltore trasporta gli alveari nelle migliori zone di fioritura seguendo l'andamento delle stagioni e l'altitudine.

Lo sciame

Arnie in montagna

Casa Agostini

La raccolta

Nel momento della fioritura l'apicoltore posiziona le arnie nelle zone di raccolta. Nelle giornate calde ed umide i fiori rilasciano il nettare; le api lo raccolgono insieme al polline e lo trasportano all'alveare. Il polline serve prevalentemente per alimentazione della covata, mentre il nettare, trasformato dall'attività dell'ape in miele, viene immagazzinato e sigillato con opercoli per il consumo nel periodo invernale.

L'apicoltore, che conosce l'attività dell'alveare, fa si che le api immagazzinino il miele unicamente su appositi telaini che vengono tolti dall'arnia una volta riempiti e sigillati dalle api.
Prima della smelatura le celle contenenti il miele vengono disopercolate ed il contenuto è estratto per mezzo di centrifugazione meccanica. Un profumo forte ed intenso si sprigiona da questo concentrato di salute e nutrimento. Dopo la smielatura avviene la filtrazione dai residui di cera; la successiva maturazione in fusti di acciaio prende ancora qualche settimana; poi il miele può essere confezionato e posto in vendita.

La prevalenza di una fioritura consente la produzione di mieli monoflora quali acacia, rododendro, tiglio, melo, ecc.
Il miele ha una lunghissima durata e non necessita di conservanti per mantenersi nel tempo.
A seconda del tipo di fiore dal quale proviene, il miele cristallizza all'abbassarsi della temperatura.
La cristallizzazione è indice di qualità; lo stato liquido può essere ripristinato mediante lento  riscaldamento a bagno maria, con l'avvertenza di superare la temperatura di 40C.

L'apicoltura Agostini esegue al proprio interno tutte le fasi della produzione.

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